venerdì 20 febbraio 2009

Libero, elegia del fascismo


Una prima pagina inquietante: dall'apologia all'elegia del fascismo. Il titolo: Marcia sulle banche. Catenaccio: "Berlusconi a sorpresa lancia la proposta di nazionalizzare gli istituti. Come fece Mussolini che salvò l'Italia...." Non bastasse, a corredo, c'è una vignetta di Benny (omen nomen) in cui il capo del governo è rappresentato come un gerarca: maglia nera, fez con aquila appollaiata sul fascio, mascella volitiva. Insomma, il quotidiano di Feltri lo dice chiaro: Berlusconi è come il duce. Senza giri di parole. Naturalmente Palazzo Chigi non commenta, non smentisce. Segno che il paragone non disturba affatto il presidente del Consiglio. Che in effetti, dal ventennio, non ha mai preso le distanze. Non basta. Sul tema della nazionalizzazione delle banche, a pagina 6 c'è un articolo di Nino Sunseri. Il titolo è "La mossa del Duce che mise in salvo l'economia italiana". Ecco l'attacco del pezzo: "L'idea dello Stato banchiere non è proprio nuovissima. L'aveva già avuta settantasei anni fa un altro cavaliere. Si chiamava Benito Mussolini e non si può certo dire che fosse meno noto di Silvio". No, non si può dire fosse meno noto, tristemente noto. In ogni caso il paragone è calzante e se lo scrive "Libero" c'è da crederci. Allarme, son fascisti. E non fanno nulla per nasconderlo. Anzi, per loro è motivo d'orgoglio.

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