sabato 5 gennaio 2008

C'è o ci fà? mi sembra di leggere cose allucinanti

Sabato 5 Gennaio 2008


Silvano Polo «La politica della Lega? Fallimento»

Lo stupro di Monteforte serve ai politici per parlare di immigrazione. Una decina d’anni fa il sindaco di San Bionifacio Silvano Polo era stato tra i primi ad aprire il caso della concessione della residenza agli immigrati. Ieri abbiamo dato notizia in cronaca che al Comune di Verona, dopo la decisione della giunta Tosi di attivare verifiche incrociate su reddito ed «eventuale pericolosità sociale» delle persone straniere, la richiesta di nuove residenze, soprattutto di romeni, è crollata a 113 in un mese, da una precedente media di 250. «Non è affatto un successo», dice il sindaco Silvano Polo, «ma al contrario un fallimento. È il fallimento», aggiunge «delle ordinanze fatte dai sindaci della Lega, incluso Tosi. Infatti questi signori non sono scomparsi, perché gli stranieri, anzichè farsi censire con la residenza, diventano di fatto clandestini, irregolari, in quanto preferiscono la clandestinità». Commenta il sindaco di San Bonifacio: «Vedremo come farà il sindaco Tosi a tirarli fuori se non fa l’elenco, previsto dalla legge, della popolazione temporanea, come ho fatto io. Altrimenti il Comune di Verona non sarà in grado di vedere dove sono, se non facendo dei controlli incrociati che sono costosi e assumendo decine, per non dire centinaia di persone che vadano a fare gli investigatori casa per casa. Altrimenti si troverà con un sacco di clandestini. Dopo una decina d’anni adesso si comincia a capire», conclude Polo, «qual è il problema e perché io ho fatto quello che ho fatto: le iniziative che riguardano la residenza non interessano nessuno: il problema grosso sono i clandestini, i domiciliati, che sono sconosciuti alla pubblica amministrazione». SULLA FIACCOLATA organizzata da Forza Nuova a San Bonifacio, il sindaco Silvano Polo aveva da subito espresso il suo giudizio negativo. «Se vogliono fare il processo alle responsabilità degli amministratori locali», commenta Polo «è meglio che prima si documentino sui reali poteri che ha il sindaco e su quali mezzi ha». Inoltre il sindaco punta il dito sul fatto che la manifestazione si sia svolta a San Bonifacio, «organizzata cioè» sottolinea «nel posto sbagliato: non a Monteforte, dove è avvenuto il fatto criminoso, ma a San Bonifacio, dando quindi un’immagine negativa del paese e avvalorando lo stesso errore compiuto da tv e certa stampa. Se il fatto fosse accaduto qui», ha detto Polo, «la fiaccolata l’avrebbe organizzata il Comune, senza però la presenza di alcuna bandiera di partito, perchè il sindaco è super partes e non può andare al seguito di iniziative di parte». G.B..
L'Arena del 5/1/07

giovedì 3 gennaio 2008

L'Arena del 3/1/2008 - ancora retorica del sindaco - ogni scusa è buona!

SAN BONIFACIO. Dopo i recenti episodi che hanno visto coinvolti cittadini stranieri, Polo è pronto a firmare due ordinanze per rafforzare i controlli sui clandestini Immigrati, il sindaco annuncia un giro di vite Multa di 500 euro a chi non si iscriverà nell’elenco della popolazione temporanea L’autocertificazione? Non sarà più valida Non saranno più valide le autocertificazioni né a scuola né per l’affitto
SILVANO POLO SINDACO DI SAN BONIFACIO

Gianni Bertagnin
Giro di vite annunciato, a San Bonifacio, sul fronte degli immigrati clandestini. Dopo gli episodi dei giorni scorsi, culminati con lo strupro di una donna avvenuto a Monteforte, il sindaco Silvano Polo è pronto a firmare un’ordinanza con la quale inasprirà la sanzione «per chi non si iscrive nell’elenco della popolazione temporanea entro 20 giorni, come prevede la legge per gli stranieri». In futuro quindi, spiega il sindaco, «le persone che verranno trovate senza carta di identità saranno sanzionate con una multa di 500 euro». Un’altra ordinanza, preannunciata da Polo, riguarda il sistema dell’autocertificazione. «Non saranno più valide le autocertificazioni», sottolinea Polo, «nè a scuola, nè per fare i contratti di affitto, perchè per questi atti pubblici è valida solo la residenza, il domicilio non basta». Risultato: un contratto stipulato in questo modo non avrà validità. Polo denuncia che ci sono immigrati che, con la sola autocertificazione, prendono in affitto appartamenti e magari poi li subaffittano; e punta il dito contro i cittadini italiani «che stipulano contratti di affitto con persone che non sono residenti, senza nemmeno preoccuparsi di verificare se siano in regola o meno». Il problema degli extracomunitari e della sicurezza è al centro dell’attenzione anche in considerazione dei numeri che il fenomeno ha ormai assunto. A fine anno, su un totale di 19.571 residenti, 2.884 erano stranieri. I domiciliati risultano invece 317, ma il totale presunto supera quota mille. I clandestini presunti oscillano invece fra le 100 e le 130 unità.
Spiega l’assessore ai servizi sociali Paolo Cannas: «Vedremo cosa comporta il decreto del Governo in materia di sicurezza: se il Governo non ci darà gli strumenti per arginare il problema, ma metterà i bastoni tra le ruote ai sindaci che assumono determinate posizioni perchè intendono controllare il loro territorio, si rischia davvero la legge della giungla». «Gli extracomunitari», sottolinea l’assessore, «dobbiamo considerarli come una risorsa e non come un problema; dobbiamo cercare l’integrazione, per quanto sia complicata. Ma gli stranieri devono capire che sono in un Paese che li ospita e che ne devono rispettare le leggi. Un musulmano deve adeguarsi ai nostri modelli di vita; non è possibile, per tutelare la loro integrazione, togliere i crocifissi dalle scuole. Questa non è la via giusta per l’integrazione», conclude Cannas, «e gli immigrati lo sanno bene. Quelli che hanno buona volontà cercano di adeguarsi al modello di vita occidentale». L’assessore ricorda infine l’apertura dell’amministrazione sambonifacese alle popolazioni dei Paesi del Terzo mondo, citando quale esempio i più recenti stanziamenti comunali per opere sanitarie in Costa d’Avorio (100 mila euro), per i pozzi in Niger (13.900 euro) e i prossimi stanziamenti per l’America Latina.