lunedì 2 novembre 2009

Handicap si fa troppo poco

Su 66 società quotate in Borsa prese in esame solo 11 redigono il "bilancio sociale" e, tra queste, solo 8 indicano il numero di persone disabili assunte: 6.745 rispetto alla 13.343 che deriverebbero dalla osservanza della legge n. 68/1999 ("Norme per il diritto al lavoro dei disabili"). Le multe che le 8 società dovrebbero pagare per queste violazioni della legge ammontano a 57 milioni di euro, ma la maggior parte delle aziende preferiscono rischiare sanzioni anche elevate piuttosto che assumere persone disabili. In generale, le quote di riserva di posti di lavoro per disabili previste dalla legge 68/1999 non sono coperte integralmente. Il tasso di inadempienza è stimato intorno a 40% e risulta più elevato per le grandi imprese (con oltre 50 addetti) rispetto a quelle con 15-50 addetti.
Sono questi alcuni dei dati più importanti ed inediti che risultano dagli studi del gruppo di lavoro sulla disabilità della Associazione Luca Coscioni, coordinato dal prof. Alberto Zuliani, già presidente dell'Istat e presidente della Fondazione "Handicap - dopo di noi". Ai risultati del gruppo di lavoro è dedicata un'ampia parte del prossimo numero del mensile "Agenda Coscioni", in edicola da ieri assieme al quotidiano "Terra". Dalle relazioni di Alberto Zuliani e di un altro membro del gruppo di lavoro - Alessandro Solipaca, responsabile del sistema informativo sulla sanità dell'Istat- risultano molti altri dati rilevanti: - Sono circa 3 milioni le persone con disabilità comunque importanti, seppure a diversi livelli. I gravissimi sono circa 1.500.000. Un problema particolare è rappresentato dal "dopo di noi": si stima che il 50% delle persone disabili vivrà senza genitori e quindi senza il loro sostegno per venti anni in media.- La spesa per l'assistenza assorbe in Italia l'1, 6% del Pil: 25 miliardi di euro, destinati per due terzi alle persone con più di 65 anni. Un problema che si aggraverà con l'invecchiamento della popolazione. -Tra le persone con disabilità solo il 3,5% è occupato (a fronte del 49% per il resto della popolazione). Solo il 17% ha fatto ricorso ai centri per l'impiego previsti dalla legge 68. Il 30,9% ha trovato lavoro grazie ad aiuto di parenti o conoscenti; il 20% attraverso un concorso pubblico; il 16% grazie ad annuncio o invio di curriculum. - Altri due problemi gravi emersi nel gruppo di lavoro riguardano le barriere architettoniche e l'immobilismo del governo nel campo degli ausili tecnici volti ad agevolare la mobilità dei disabili. Vorrei richiamare l'attenzione del ministro del Welfare e del vice ministro della Sanità, del nuovo vertice del Pd, dei sindacati e delle associazioni industriali perché mettano fine a questa drammatica situazione che interessa - se oltre ai 3 milioni di disabili consideriamo i loro familiari - circa 15 milioni di italian