giovedì 13 marzo 2008

breve storia LEGA-le


Nell’estate 1987 mi è capitato di lavorare come precario trimestrale presso il Comune di Verona, chiamato a seguito di regolare concorso appena la graduatoria lo ha permesso. In quell’occasione c’erano le elezioni (non ricordo se politiche o amministrative). Assieme ad altri ragazzi ho avuto anche il compito di coadiuvare le operazioni di voto e di conteggio. Ricordo che erano gli albori della Lega Veneta, penso che addirittura non era stata creata la Lega Nord di Bossi.
Allora questa fazione politica avrà raggiunto al massimo il 4 o 5%, o forse il 3% diciamo che non era esattamente popolare in zona veronese. Eppure sono nati già incattiviti: hanno fatto un ricorso e si sono dovute ricontare tutte le schede, buon per me che ho fatto degli straordinari ben retribuiti!
Ovviamente non è cambiato nulla e si sono tenuti i loro miseri voti.
In quell’epoca giravano affissi nei muri dei deliranti manifesti del “Mondo libero” in cui si parlava di “Roma ladrona”, “i ne ciucia el sangue”, “Veneto ai veneti” e via discorrendo.
Allora andava di moda la caccia al terrone e al burocrate romano.
A distanza di anni, la Lega ha preso qualche voto in più ed è andata anche al governo, regalandoci leggi a dir poco deliranti, solo una cosa è cambiata: i terroni sono passati in seconda linea, ora i colpevoli di tutti i mali italiani sono gli extracomunitari.
Sarà che i terroni di 20 anni fa hanno imparato il dialetto veneto? E quindi non più emarginabili?
O forse sarà che comunque c’è sempre un colpevole per qualcosa che non va e quindi ce la prendiamo con i più deboli e/o i più diversi?
Non sarà che c’è un sistema politico malato e non si vuole veramente cambiare? Fa comodo a tutti incitare la gente con slogan e retoriche per poi investirsi con cariche “onorevoli” e godere di tutti i privilegi economici che ne consegue!
Il poco federalismo che esiste (speriamo che niente di più, per carità) ha regalato nella mia busta paga un addizionale regionale e una comunale! Grazie!!!!! Per il resto.... si stava meglio quando andava peggio!

mercoledì 12 marzo 2008

E VAIIII!!!


NON C'E' LIMITE ALLE FALSITA' DI POLO,
Leggete questo altro articolo dell'Arena, oggi molto ispirata!!!
Chissà cosa scriverà sul prossimo numero del giornalino di San Bonifacio (p.s. chi lo paga?)

12/03/2008

LA REGIONE. Una lettera-invito alla pre-conferenza dei servizi per discutere dei problemi del polo sanitario, dai parcheggi alla rete stradale «Caro Polo, partecipa al tavolo»Il consigliere Zigiotto ricorda che il Comune non interviene alle riunioni con gli enti coinvolti

Le accuse contenute nella lettera di Polo, il consigliere regionale Tiziano Zigiotto le respinge tutte invitando ancora una volta il sindaco ad un incontro tra tutte le parti in causa. «È da anni che insisto», scrive Zigiotto in un comunicato, «perchè il sindaco si sieda attorno a un tavolo con tutti i soggetti interessati a risolvere definitivamente i problemi del nuovo polo ospedaliero Girolamo Fracastoro». E ricorda che «il sindaco Polo non viene al tavolo dal 2005 e attacca gli enti ai quali proprio lui dovrebbe dare la disponibilità per risolvere i problemi: è sempre e solo colpa degli altri». Dopo aver sottolineato che il futuro dell’ospedale è una questione troppo importante, il consigliere spiega: «Voglio evitare di polemizzare ulteriormente e propongo con serenità a Polo di sedersi intorno a questo tavolo con Regione, Ulss 20, Comune, Veneto Strade, Oasi e privati proprietari dell’area destinata all’ampliamento del parcheggio così da discutere, in un’unica riunione (pre-conferenza dei servizi) tutti i problemi: abbiamo già perso troppo tempo». Per quanto riguarda le questioni inerenti il funzionamento delle strutture sanitarie del nuovo ospedale, Zigiotto spiega: «Sono certo che il direttore generale Bonavina abbia a cuore il nuovo ospedale e sarà in grado con la sua indiscussa competenza e professionalità di dare tutte le risposte che i cittadini desiderano, dotandolo delle apicalità necessarie, confermando la struttura di San Bonifacio come una delle migliori a livello nazionale». Venerdì il consigliere Tiziano Zigiotto ha inviato al presidente della Regione Giancarlo Galan, all’assessore alla sanità Francesca Martini, all’urbanistica Marangon, al segretario regionale alla sanità Ruscitti, al direttore generale dell’Ulss 20 Maria Giuseppina Bonavina e al direttore di Veneto Strade Vernizzi, queste righe scritte: «In riferimento alla questione dell’ospedale di San Bonifacio, mi permetto di segnalare che, di fronte al perdurare della polemica politica, ormai da troppo tempo presente sulla stampa, è necessario convocare un tavolo istituzionale o pre Conferenza dei Servizi, coinvolgendo il presidente della commissione urbanistica, gli assessori regionali alla sanità e all’urbanistica, Veneto Strade, Ulss 20, Comune di San Bonifacio e i privati interessati: Fondazione Oasi e proprietari dell’area da utilizzare per il parcheggio». Conclude la lettera di Zigiotto: «Questa richiesta è già stata più volte sollecitata dal sottoscritto all’assessore regionale alla sanità Francesca Martini; tale riunione dovrebbe affrontare contestualmente i seguenti argomenti: nuovi parcheggi per l’ospedale, salvaguardia dell’area di espansione e viabilità del nuovo ospedale; destinazione del vecchio ospedale».G.B.

Un'altra delle sue!!! Ogni giorno c'è qualcosa di interessante!!!

L'Arena del 12/03/2008

SAN BONIFACIO. Il presidente spiega l’iter per far partire i lavori in via Fontanelle, per i quali è necessario il nulla osta della Soprintendenza Veneto Strade è pronta a denunciare il sindaco Vinerbini risponde a Polo sui ritardi nel sistemare la viabilità per l’ospedale «Non abbiamo colpe, tu non collabori» Non ci siamo mai inventati scuse, come dice Polo, noi non siamo bugiardi

GASTONE VINERBINI PRESIDENTE VENETO STRADE

Gianni Bertagnin Alla lettera-aperta del sindaco Polo sul ritardo dei lavori per la viabilità attorno all’ospedale, il presidente di Veneto Strade, Gastone Vinerbini, chiamato direttamente in causa, replica ricordando che circa un anno fa, in primavera, «vista l’impasse creata dai rapporti non idilliaci tra Comune e Regione, nonostante il progetto già approvato, sollecitai ed ebbi un incontro con il sindaco Polo». Ci fu un accordo, ricorda Vinerbini: «Veneto Strade prima avrebbe realizzato i progetti sulla viabilità in paese e poi avrebbe potuto terminare l’ultimo tratto della Porcilana, quello che prevede l’allungamento della rampa del ponte sull’Alpone e l’eliminazione del semaforo di via Masetti». Continua: «Portammo avanti il progetto per la viabilità dell’ospedale e l’appalto, incaricando la ditta dei lavori. A questo punto è uscito il problema della presenza, vicino a una rotatoria, di un oleodotto militare e della necessità di abbattere 10 pioppi del viale Fontanelle, vincolati dalla sovrintendenza. Il Comune», sottolinea Vinerbini, «non collabora in alcuna maniera, né cerca soluzioni con la soprintendenza. A questo punto abbiamo modificato la rotatoria in maniera da evitare l’oleodotto e le relative, enormi lungaggini burocratiche conesse al suo spostamento: per quanto riguarda gli alberi, abbiamo previsto l’abbattimento non più di 10 ma solo di 2, con l’impegno di reimpiantarne altri 10». Così lo scorso gennaio Veneto Strade invia alla soprintendenza il nuovo progetto, «ma questa», riferisce sempre Vinerbini, «si sarebbe detta in via informale disposta ad approvarlo anche senza aspettare i 60 giorni di decorrenza, se avesse avuto il benestare della commissione edilizia comunale allargata agli esperti ambientali. Bastavano quattro righe del Comune», ribadisce Vinerbini, «mai fatte». Intanto Veneto Strade ha iniziato ad aprire il cantiere per una delle rotonde, «sperando», osserva il presidente, «che nel frattempo le cose si siano risolte, cioè prima di arrivare alla seconda rotonda». La ditta è già sul posto per l’avvio dei lavori. Alle accuse di Polo, Vinerbini risponde: «Le nostre non sono scuse inventate, come afferma il sindaco nella sua lettera, e credo che per quello che ha detto partirà anche un’azione di querela, in quanto di inventato non c’è nulla. Non siamo nè bugiardi nè disonesti». E conclude: «Ora il problema è solo quello delle due piante: problema che fa ridere... Questi sono i fatti documentabili. Invece di esternare il sindaco farebbe meglio a collaborare». Un altro punto di frizione tra Comune e Regione è rappresentato dal problema delle «Quattro strade», cioè l’incrocio tra strada regionale e provinciale dell’Alpone. Vinerbini spiega: «Nell’accordo di programma per la sistemazione della viabilità davanti all’ospedale rientra anche quella delle Quattro Strade che prevede un cofinanziamento di 500 mila euro da parte del Comune. Siamo bloccati», sottolinea, «anche se abbiamo il progetto definitivo: da 6 mesi siamo pronti per la gara di appalto ma il Comune non ci ha mai confermato il cofinanziamento, malgrado i nostri solleciti: nemmeno due righe in proposito, accampando una barca di scuse. Io mi chiedo: non sono loro che hanno firmato l’accordo di programma con Veneto Strade, Provincia e Regione?».

Un'altro articolo dove si denunciano le carenze e le ipocrisie del Sindaco Polo, e intanto lui si candida per le politiche como deputato a Roma.....per quale partito?? Liga Veneta Repubblica? Ahhhhh!!! con la scusa dell'immigrazione lui intanto "canna" l'amministrazione e tenta di fare carriera in quella "Roma Ladrona". COMPLIMENTI!!!

martedì 11 marzo 2008

Una residenza non si nega a nessuno...o a tutti?

qualche sera fà, in occasione della festa delle donne, mia moglie e un gruppo di amiche latinoamericane (tutte sposate con italiani) si sono trovate per festeggiare assieme e, guarda caso, tra una chiacchiera e l'altra, salta fuori che qualcuna si era sposata recentemente, ma non riusciva ad ottenere la residenza a San Bonifacio: tutto in regola con la questura, ma il sindaco Silvano Polo non concedeva niente.
Mi viene in mente quanto ha dovuto tribolare mia moglie che è riuscita ad ottenere la residenza solo dopo un anno e mezzo ed aver pagato una iniqua sanzione di € 86 "per tardiva iscrizione al registro temporaneo delle presenze" (sigh!!) e solo dopo aver interpellato il difensore civico.
Insomma..... il ns. caro sindaco continua imperterrito la sua crociata contro gli stranieri, negando anche i diritti più elementari e normali (residenza per matrimonio).
Invito chiunque abbia problemi analoghi ad unirsi per tentare una diffida formale ovvero una denuncia, e magari riunirsi in un comitato per chiedere i danni.