lunedì 9 agosto 2010

da L'Arena del 9.8.2010!

Roma, 9 ago. (Apcom) - "Dubbi legittimi" li considera il finiano Carmelo Briguglio, che sul sito di Generazione Italia si chiede: si sono mossi "pezzi di Servizi deviati" sulla vicenda della casa di Montecarlo "sulla quale Gianfranco Fini ha fornito risposte dettagliate e fin troppo sincere?". E l'esponente di Futuro e libertà chiede anche al presidente del Consiglio di smentire la richiesta di dimissioni del presidente della Camera avanzata dal portavoce del Pdl Capezzone. "Ragioniamo: in un Paese democratico e occidentale - scrive Briguglio - può accadere che la stampa di proprietà della famiglia del Primo Ministro (o a lui vicinissima o da lui 'controllata') possa imbastire una violenta campagna mediatica contro il presidente di un ramo del Parlamento? A questa domanda rispondiamo noi: in nessun Paese europeo, in nessuna democrazia occidentale, può accadere qualcosa del genere. Soprattutto perchè né Angela Merkel, né David Cameron, né Nicolas Sarkozy o Josè Luìs Zapatero e tantomeno Barack Obama possono essere proprietari o possono avere familiari proprietari di giornali o televisioni". "Torniamo in Italia. Può accadere ancora - prosegue Briguglio - che l`aggressione giornalistica sia condotta da quei media così direttamente legati al capo del Governo, non casualmente, ma in coincidenza perfetta con i tempi della crisi politica e 'personale' tra le due alte cariche dello Stato e fondatori del maggior partito del Paese? Più precisamente: si può sollevare da parte della stessa stampa uno 'scandalo' (che non è scandalo, come non lo fu, se non al contrario, il caso-Boffo) né prima né dopo, ma proprio quando uno dei due decide di dare vita a un soggetto politico autonomo in dissenso dal premier-capo del partito che lo ha espulso? E` da Paese normale che parte della stessa stampa sguinzagli per il Paese inviati per indagare sulla vita privata e familiare degli oppositori interni del premier?". "Ferma restando la libertà di informazione e il rispetto per la professione, chiunque sia ad esercitarla, è legittimo - continua il deputato di FLI - avanzare non diciamo dei sospetti ma almeno dei dubbi, se una delle due firme dell`inchiesta del Giornale contiene il cognome di un notissimo direttore dei servizi segreti al tempo coinvolto nell`affaire-Sisde e poi condannato da un tribunale della Repubblica? E` una coincidenza? E` un`omonimia? O è una parentela? E visto che siamo in tema, c`è qualche dossier confezionato, stavolta non da un`ipotetica gendarmeria vaticana, ma da pezzi deviati dei Servizi alla base della vicenda della casa a Montecarlo sulla quale Gianfranco Fini ha fornito risposte dettagliate e fin troppo sincere? Qualcuno ha pensato, a prescindere dalla consapevolezza dell`utilizzatore finale, di fare un favore al Capo? Sono domande che ci poniamo. Presto o tardi arriveranno le risposte. A parte la magistratura per la parte di sua competenza, le risposte le daranno la politica, gli osservatori e soprattutto i cittadini che nessuno creda siano gli eterni bambini degli standard pubblicitari". "Ma c`è una domanda alla quale solo Sivio Berlusconi non solo può ma deve dare una risposta: se il portavoce del suo partito chiede ufficialmente le dimissioni del presidente della Camera, è questa la linea ufficiale del Pdl e del suo leader che è anche il presidente del Consiglio? Lo vorremmo sapere. Se non siamo indiscreti", conclude il finiano.